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lunedì 6 dicembre 2010

RINVIO SULL'ACQUA IN REGIONE LOMBARDIA

Martina, PD: oggi abbiamo segnato un punto ma la nostra battaglia
"Vittoria delle ragioni del Partito democratico e degli altri gruppi di minoranza in Consiglio regionale sulla riforma del servizio idrico integrato. Il Pd aveva dapprima posto la pregiudiziale e quindi chiesto la sospensiva della trattazione del tema, motivandolo con il fatto che rischiava di essere troppo presto per dire una parola definitiva su una riforma che, a febbraio, potrebbe essere stoppata dalla Corte Costituzionale.

E in effetti, dopo aver bocciato la sospensiva, a metà pomeriggio, anche la maggioranza ha condiviso la posizione di Pd, Idv, Udc e Sel: la discussione verrà rinviata al 23 dicembre, dopo l'approvazione della finanziaria regionale, ma soprattutto, si spera, dopo l'emanazione del Decreto Milleproroghe del Governo nazionale.

Il documento romano potrebbe, infatti, contenere una proroga anche all'entrata in vigore della legge che chiede alle Regioni la riforma del servizio. In questo caso, si slitterebbe a febbraio, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sul ricorso del Veneto. E tutto potrebbe essere rimesso in gioco". Così il Pd in Regione in merito al dibattito in aula sulla riforma del servizio idrico. "Una vittoria delle ragioni del buonsenso - affermano Luca Gaffuri e Fabrizio Santantonio, capogruppo e consigliere regionale del Pd -.

La maggioranza ha concordato con noi che non era logico intraprendere una strada il cui tracciato potrebbe essere completamente modificato e invalidato da qui a tre mesi, con ripercussioni sulla gestione dell'acqua e conseguenti costi e ritardi che ricadranno sulle spalle dei cittadini-utenti".

Durante il dibattito prima della decisione di rinviare l'argomento, il Pd aveva sottolineato le ragioni che inducono la minoranza ad attendere che la questione si chiarisca a livello nazionale: "Vogliamo evitare - aveva detto in Aula Gaffuri – che Regione Lombardia faccia passare un decreto che rischia, alla fine dell'iter, di toccare il diritto all'acqua pubblica, toglie il controllo del bene ai Comuni svendendolo alle province e soprattutto inibisce la possibilità della gestione in house".

Santantonio aveva posto l'accento sulle tre questioni fondamentali, contenute negli emendamenti dell'opposizione già approvati dalla VIII Commissione agricoltura e risorse idriche: "Il mantenimento della titolarità del servizio idrico integrato ai Comuni, la salvaguardia del sistema fino a oggi vigente e la unitarietà, e non unicità, della gestione".

Martina, PD: oggi abbiamo segnato un punto ma la nostra battaglia continua.

“Oggi abbiamo segnato un punto rispondendo anche ai tantissimi cittadini lombardi che si sono mobilitati contro questa forzatura. Il nostro impegno continua fino a quando non sarà cambiata questa legge sbagliata”. Così Maurizio Martina, segretario regionale del PD, commenta lo stop alla legge regionale sull’acqua avvenuto oggi in Consiglio regionale dopo la forte opposizione del PD.

“Pdl e Lega – continua Martina - pensavano di superare il dibattito del Consiglio regionale di oggi con facilità, facendoci ingoiare una proposta di legge che avrebbe privato i comuni della titolarità della gestione di un servizio fondamentale come l’acqua. In realtà, grazie al lavoro del PD e allo sforzo di tutte le opposizioni il voto finale viene rimandato e a questo punto per noi sarà determinante verificare se a livello nazionale, dal Parlamento, arriverà l’auspicata proroga dei termini.”

Milano, 30 novembre

PD REGIONE LOMBARDIA

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