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Articoli di attualità politica e non solo a carattere nazionale e locale

venerdì 26 novembre 2010

MONDO, EUROPA, ITALIA, CRISI E PROSPETTIVE. QUANDO PARLA LA POLITICA.

Tutti i deputati del PD sono in ritiro da ieri pomeriggio, dopo aver inchiodato il governo in Parlamento sulla riforma dell’Università, in un’abbazia toscana per discutere di progetti politici di più lungo periodo. "La globalizzazione impone anche alla politica di ragionare su nuove basi" ha detto il presidente del gruppo parlamentare della Camera, Dario Franceschini, aprendo i lavori e parlando anche della necessità di una presenza coordinata dei progressisti in Europa e nel mondo. L’attualità, e cioè la crisi irlandese, la crisi dell’euro e l’atteggiamento dei diversi paesi europei, a cominciare dalla Germania, sono stati inquadrati in un ragionamento di più ampio respiro.
La relazione introduttiva è stata svolta da Romano Prodi, padre dell’Ulivo, economista, ex presidente dell’Iri, ex presidente del Consiglio, ex presidente dell’Unione europea, sulla base dell’esperienza, degli studi e degli incontri personali al massimo livello in cui è impegnato da quando ha lasciato la politica. "Avere qui Prodi è una festa" ha detto Pier Luigi Bersani.
Prodi ha ricordato i velocissimi cambiamenti in corso nel mondo. "Negli anni Cinquanta il Prodotto nazionale lordo degli Usa era la metà del Pil del mondo. Oggi sfiora il 22 per cento, anche se gli Usa restano il paese che spende in armamenti il 50 per cento della spesa di tutto il mondo". La Russia, ma soprattutto la Cina, l’India, il Brasile sono le nuove stelle emergenti. Prodi ha ricordato quanto sia stata e sia veloce l’ascesa cinese: "oggi è l’unico paese al mondo capace di esportare uomini, capitali, tecnologia, finanza". In questo contesto l’Europa appare vecchia, divisa, anche se ha ancora una forza oggettiva notevole, soprattutto se si tiene conto del progetto unitario. "Uno studente cinese mi ha chiesto: ma siete un laboratorio o un museo?" . In questo contesto, ha spiegato Prodi, vi sono due contraddizioni: una riguarda le forme della democrazia, tra i tempi stretti per le decisioni e i tempi imposti invece dai continui appuntamenti elettorali; l’altra riguarda la posizione della Germania, scettica sull’Unione e sull’euro per motivi elettorali interni, ma che con l’euro e con l’Unione ha avuto ed avrà ancora tutto da guadagnare. Oggi la posizione della Germania ha favorito l’attacco dei mercati ai paesi deboli. "Sul lungo periodo sono sicuro che gli interessi imporranno un cambiamento".
La discussione è stata conclusa da Giuliano Amato, che ha accesso i riflettori sull’eccesso di semplificazione ideologica nel dibattito politico ("La democrazia comporta confronto razionale tra diverse soluzioni, non posizioni estremizzate e basate sulle emozioni"), ma anche sul ruolo dell’Italia in Europa. "Siamo noi e gli altri paesi che in vista delle prossime riunioni europee dovremmo dire chiaramente alla Germania che, insieme al rigore e alla pulizia dei conti, nelle decisioni già prese è previsto che vi sia
spazio anche per lo sviluppo. Ma l’Italia purtroppo questo ruolo non lo ha svolto e oggi non è in grado di svolgere".
Fonte: Ufficio Circoli Pd

lunedì 22 novembre 2010

MARONI E I POSTRIBOLI PER VIP

La sera del 27 maggio 2010, mentre la maggior parte degli italiani andava a dormire con il pensiero rivolto al mutuo da pagare, alla scuola dei propri bambini senza carta igenica e al rischio di perdere il lavoro per la crisi, Silvio Berlusconi era in altre faccende affaccendato. Quella sera, infatti, una minorenne, marocchina, priva di documenti di identità e di fissa dimora era stata fermata per furto e portata alla Questura di Milano per le consuete procedure di identificazione e affidamento ad una comunità protetta. Ma quella ragazza non era uno dei tanti extracomunitari che grazie alle politiche migratorie xenofobe della Lega, vengono consegnati senza batter ciglio ai lager libici del caro "amico" Gheddafi. Questa ragazza dal nome d'arte di Ruby Rubacuori aveva sul suo telefono cellulare il numero del Presidente del Consiglio. Quello che è accaduto dopo è arcinoto, ma lo riassumiamo per tutti gli sfortunati telespettatori del TG1: Ruby stessa oppure un altra ragazza brasiliana (di professione cubista) a conoscenza dell'arresto e in possesso (anche lei!) del numero di telefono del premier, avverte Berlusconi. Questi telefona alla Questura di Milano chiedendo l'immediata liberazione della giovane spacciandola per parente del presidente egiziano Mubarak. La palese violazione della legge sarebbe giustificata dalla necessità di evitare un incidente diplomatico con l'Egitto. I funzionari della Questura, pressati da Berlusconi comunicano alla Procura presso il Tribunale dei Minori di Milano dicendo che la ragazza è stata identificata come nipote di Mubarak e deve, quindi, essere rilasciata e non consegnata ad una comunità. Berlusconi, poi, richiama nuovamente la questura dicendo che Nicole Minetti, venticinquenne ex ballerina della trasmissione "Colorado Caffè", igenista dentale del premier e consigliara regionale del PDL si presenterà in Questura per prendere in consegna la minore. La Procura, così ingannata, accetta la richiesta e Ruby viene affidata alla velina-consigliera Minetti che, appena fuori dalla porta, la lascia nelle mani della cubista brasiliana.
Tutti sappiamo i motivi dell'agitazione del premier. Ruby, all'epoca dei fatti minorenne, aveva partecipato, insieme a decine di altre ragazze a feste presso la villa di Arcore alla presenza del Satrapo. Ragazze che, secondo la Procura di Milano, venivano procurate al premier da Lele Mora ed Emilio Fede. Quindi era necessario far sparire Ruby prima che raccontasse di queste "feste".
Qualcuno dirà: "in tutto ciò cosa c'entra Maroni?". Ebbene Maroni è il ministro degli Interni e, quindi, responsabile della Polizia di Stato, delle Prefetture e delle Questure. E cosa fa, quando la vicenda viene rivelata dai giornali? non fa assolutamente niente! Il ministro che diceva che dobbiamo essere cattivi con i clandestini e altissimo esponente di un partito, la Lega, che fa della sicurezza la propria bandiera non dice nulla di fronte a un premier che spinge la Questura di Milano a rilasciare una presunta ladra, extracomunitaria, minorenne senza fissa dimora! Succede, invece, che interviene Umberto Bossi, leader e padrone della Lega Nord con questa bella dichiarazione: "Berlusconi ha sbagliato a chiamare. Doveva chiedere di farlo a qualcun altro, poteva rivolgersi a noi". Ecco le incredibili dichiarazioni del leader leghista! Ecco i difensori della legalità! Se Berlusconi glielo avesse chiesto, Bossi e Maroni avrebbero volentieri fatto liberare la marocchina per aiutarlo.
Passa qualche giorno e apprendiamo dai giornali una notizia che ci lascia senza parole: Maroni annuncia un giro di vite contro la prostituzione... nelle strade. Quindi per Maroni ci sono puttane e puttane. Ci sono quelle che esercitano la professione più antica del mondo sul bordo delle strade e che offendono con la loro sola presenza, le brave famiglie padane fondate sul matrimonio in chiesa tra uomo e donna. E ci sono le escort di lusso, a disposizione dei potenti come il premier che papponi d'alto bordo gli consegnano direttamente in villa. Su di loro, evidentemente, il ministro cattivo con i clandestini ma non con le prostitute da migliaia di euro a notte non ha nulla da ridire.
Questa vicenda ci mostra il vero volto dei leghisti: vigliacchi che fanno i gradassi con i poveri cristi che non possono difendersi ma che strisciano di fronte al potente di turno soprattutto se si chiama Berlusconi.
Un'ultima annotazione di carattere locale. Ci piacerebbe tanto conoscere l'opinione della cattolica "padana" Pierangela Vanzulli, ultimamente avvistata mentre appendeva immagini sacre per le strade di Gerenzano, sulla condotta di un premier non proprio in linea con i dettami della Chiesa in tema di morale sessuale. E ci piacerebbe tanto conoscere l'opinione dell'assessore alla sicurezza Cristiano Borghi sull'incredibile vicenda della liberazione di Ruby.
Massimiliano Cavallo

martedì 16 novembre 2010

ELENCO DEI VALORI DELLA SINISTRA

LA LETTERA DI BERSANI PER LA MOBILITAZIONE

Cara cittadina, caro cittadino,viviamo ormai nel secondo tempo del berlusconismo. Un tempo nel quale Berlusconi non può offrire nuovi orizzonti al paese ma può ancora usare aggressivamente e pericolosamente la sua forza.La crisi politica e quella sociale si stanno avvitando. Ci sono delusione e rabbia negli Italiani. C'è disaffezione. C'è sfiducia.Vediamo anche noi che si è alzato un muro tra politica e società. I problemi reali dei cittadini non trovano voce, né risposta. Non c'è abbastanza lavoro e quel che c'è è spesso drammaticamente a rischio. Le tasse pesano sempre di più per chi le paga. I servizi fondamentali si indeboliscono. Scuola e università sono nella precarietà e nel disagio. I comuni subiscono un colpo grave nelle loro politiche sociali e negli investimenti. Le piccole imprese soffrono e molte soccombono. Chi reagisce alla crisi e, nonostante le difficoltà, trova opportunità nuove, non sente attorno a sé un sistema che lo aiuti. Tutto questo avviene mentre i fondamentali presidi del nostro assetto costituzionale vengono messi in discussione o addirittura aggrediti.La pazienza è finita. E’ tempo di rimboccarci tutti le maniche e suscitare un risveglio Italiano. Lavoro e riscossa civica. Lavoro e legalità sono le chiavi di questo risveglio. L'Italia è meglio di quello che le succede. L'Italia merita una alternativa che rinsaldi la democrazia costituzionale e avanzi un progetto economico e sociale nuovo. Ci stiamo lavorando con impegno. Abbiamo critiche chiare e forti da fare alla politica della destra, abbiamo proposte nuove da avanzare al paese. Presenteremo le une e le altre in una campagna senza precedenti. Andando porta a porta in ogni luogo del paese per ascoltare e raccontare quello che siamo e quello che vogliamo per l'Italia.Abbiamo bisogno del tuo appoggio e della tua disponibilità e per questo ti invito a mobilitarti nei fine settimana del 13,20,27 novembre. Ad essere presente nei gazebo che saranno allestiti in tutta Italia nella giornata di sabato 20 nei luoghi dove hai votato per le primarie, a ritirare il materiale e a distribuirlo casa per casa o farlo circolare nel modo che ritieni più utile.Senza il PD non può esserci alternativa.Il PD si mobilita per preparare giorni migliori per l'Italia. Unisciti a noi.Vi ringrazio per il vostro impegno.

PORTA A PORTA, RIMETTIAMO LA POLITICA NELLE MANI DEGLI ITALIANI


Comizio in cortile, visita a due famiglie, brindisi in sezione, ballo al centro anziani. Pier Luigi Bersani non si è risparmiato nulla per inaugurare al meglio il porta a porta del Partito democratico, che vedrà impegnato il PD in tutta Italia per tre week end di novembre. l'obiettivo è "rompere il muro del suono tra politica e società, un regalo velenoso del berlusconismo".Per dare il via all'iniziativa, Bersani, con il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, ha scelto il quartiere di Pietralata, zona di periferia sulla via Tiburtina a Roma con aspettative, speranze e problemi comuni a tante città. Bandiere, strette di mani, foto, autografi e tante richieste concrete al segretario del Pd (dal nido al mutuo) prima di salire sul palco allestito in un cortile condominiale da cui Bersani annuncia che la manifestazione dell'11 dicembre a Roma si terrà a piazza San Giovanni.

Per continuare a leggere l'articolo:

http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/111930/porta_per_porta_rimettiamo_la_politica_nelle_mani_degli_italiani

TARICCO: "PRONTI PER LE ELEZIONI AMMINISTARIVE E NAZIONALI

Ufficializzata la nomina del segretario provinciale. Al congresso si parla del voto nei comuni nel 2011, ma anche della possibile caduta del governo. La parola d'ordine però è "lavoro"

A Varese è il giorno del Partito democratico e del nuovo segretario, Fabrizio Taricco. Nessuna sorpresa nel giorno del congresso provinciale, dato che Taricco era candidato unico alla segreteria. Scelta quest'ultima che ha creato qualche malumore nella base, con il caso più “eclatante” del circolo di Brebbia. «So che non tutti hanno approvato e condiviso scelta – dice Taricco -, ma ho la serenità di aver seguito un percorso coerente che ha visto la convergenza delle varie componenti del partito. Da oggi mi sento impegnato per lavorare per il partito di tutti».

Per continuare a leggere l'articolo:
http://www.partitodemocraticovarese.it/rassegna-stampa/376-taricco-qpronti-per-le-elezioni-amministrative-e-nazionaliq.html

mercoledì 3 novembre 2010

SVEGLIATEVI

“C'è una chiara preoccupazione per la situazione in cui verte il Paese. Una situazione drammatica, sottovalutata: il centrodestra e Berlusconi in testa stanno portando il Paese nel caos”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa per denunciare l'allarme democratico che sta vivendo l'Italia sottoposta al degrado dell'attività di governo e alla paralisi totale nella ripresa economica e sociale.
Per continuare a leggere l'articolo:
http://http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/111022/svegliatevi

TRASPORTI: PD, IN LOMBARDIA FAREMO TOUR IN 415 STAZIONI PER VALUTARE DISAGI PENDOLARI

Un tour di un mese nelle stazioni ferroviarie della Lombardia, per fare il punto sui disagi dei pendolari, sui tagli della Regione al trasporto pubblico locale e sull'aumento delle tariffe. Il Pd della Lombardia presentera' un questionario in 415 stazioni, che saranno valutate. Testimonianze e risultati verranno poi pubblicati su Facebook e sul sito http://www.pdregionelombardia.it/.
http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/110521/trasporti_pd_in_lombardia_faremo_tour_in_415_stazioni_per_valutare_disagi_pendolari
E sul sito del PD Varese si può scaricare il questionario sulle condizioni delle stazioni ferroviarie promosso dal Gruppo Regionale del Partito Democratico Lombardo.